#WeekInTrailers: da Blade Runner 2049 a The Snowman

#WeekInTrailers: da Blade Runner 2049 a The Snowman

21/07/2017 0 Di AndreMovie

Settimana intensa in termini di nuovi trailer e promo dei film in arrivo al cinema nei prossimi mesi. Titoli forti, alcuni attesissimi, altri da scoprire. Un po’ di pensieri qui di seguito.

Blade Runner 2049 — Trailer #2

In arrivo il 5 ottobre, il sequel del cult sci-fi di Ridley Scott è tra gli appuntamenti più attesi della stagione. Ridley stavolta produce, e a dirigere c’è Denis Villeneuve, tra i talenti più illustri della Hollywood di oggi dopo i successi di Prisoners, Sicario Arrival (ma occhio a non perdervi anche i suoi lavori meno “mainstream” come Enemy). Uno stile unico e riconoscibile il suo, attento ai piccoli dettagli, di forma e contenuto. Il sequel di Blade Runner è una sfida importante e spero davvero non si riveli il classico passo più lungo della gamba. Se così fosse, però, ammetto che ne rimarrei sorpreso, sia per la credibilità di cui oggi gode a pieno merito Villeneuve, sia per i biglietti da visita lanciati dalla campagna promozionale. Il nuovo trailer (il numero 2), per esempio, conferma una ricerca estetica personale, visionaria e imponente quanto quella dell’illustre predecessore. Il cast è di sicuro appeal, con Ryan Gosling pronto a ritrovarsi faccia a faccia con Harrison Ford, di nuovo nei panni di Rick Deckard: due generazioni di recitazione e pubblico a confronto.

The Snowman

È l’adattamento del romanzo omonimo di Jo Nesbø, tra i più grandi successi del maestro del giallo nordico. Diretto da Thomas Alfredson, già regista di Lasciami entrare (trasposizione del romanzo dello Stephen King scandinavo, John Ajvide Lindqvist) e La talpa (tratto dal best-seller di John Le Carrè), vede Michael Fassbender nei panni di Harry Hole, commissario sulle tracce di un serial killer di donne che entra in azione allo scendere della prima neve. Girato interamente in Norvegia, nelle città di Oslo, Bergen, e nella provincia di Rjukan, il film si è svelato con un primo trailer che non lascia indifferenti, merito di una tensione facilmente percepibile e di quell’atmosfera tipica del nord, con sfumature di luce affascinanti e inquietanti al tempo stesso. Il resto, la fa il rosso del sangue che sporca il bianco candido della neve. Di fianco al buon Fassy, qui nei panni di un nuovo personaggio tormentato da demoni personali, Rebecca Ferguson e J.K. Simmons. Tra i produttori esecutivi, lo stesso Nesbø e Martin Scorsese. L’uscita italiana è prevista per ottobre.

The Shape of Water

Diciamoci la verità: Guillermo del Toro ha bisogno di risollevarsi un po’. Il suo ultimo film, Crimson Peak (2015), non è stato esattamente il suo più grande capolavoro, così ora Guillermone torna alla carica con The Shape of Water, una storia dai contorni fiabeschi ambientata sullo sfondo della guerra fredda. Protagonista è Elisa (Sally Hawkins), una donna sorda che lavora in un laboratorio top secret del governo americano. La sua vita cambia quando scopre il frutto degli esperimenti del complesso: una creatura anfibia con cui Elisa instaurerà un rapporto speciale. The Shape of Water sembra recuperare il mood da sempre caro alla filmografia del regista, ossia quella combinazione tra elementi fantasy e dettagli storici che aveva trovato la sua massima espressione nel bellissimo Il labirinto del fauno. Aggiungiamoci un pizzico di Tim Burton ed ecco quello che, si spera, possa essere un ritorno convincente. L’uscita nelle sale americane è fissata all’8 dicembre.

The Disaster Artist

James Franco racconta, nelle vesti di regista e attore protagonista, la realizzazione di quello che, come riporta Entertainment Weekly, è stato definito “il Quarto Potere dei film bruttiThe Room (2003). Primo lungometraggio del filmmaker Tommy Wiseau (interpretato da Franco), doveva essere un dramma pronto a smuovere l’animo del pubblico e invece non solo è stato dilaniato dalla critica per recitazione, sceneggiatura e regia imbarazzanti, ma ha incassato la bellezza di 1.800 dollari a fronte di un budget di 6 milioni. Come spesso accade, tale bruttezza ha trasformato il film in un cult del trash e un fenomeno di studio, tanto da rilanciarsi, anni dopo l’uscita in sala, nelle proiezioni di mezzanotte. Ora il making-of, dopo il libro scritto dal co-protagonista e amico di Wiseau, Greg Sestero, arriva al cinema grazie alla mente di Franco, autore sempre in bilico tra trovate genialoidi e demenziali. Nel cast anche Alison Brie, Dave Franco (fratellino di James), Seth Rogen, Bryan Cranston, Zac Efron e Zoey Deutch. Nelle sale americane dall’8 dicembre.

Dunkirk

A proposito di titoli attesi. Al suo primo war movie, Christopher Nolan ha dimostrato tutto fuorché l’emozione del debutto. Non che uno come lui debba temere qualcosa ormai, anzi, ogni volta che mette mano a un film lo fa preparandosi a segnare profondamente il genere di riferimento. Lo stile è quello che ne ha decretato la grandezza: realismo al potere, computer graphic ridotta all’osso, e telecamere IMAX per aumentare spettacolo e coinvolgimento delle riprese, girate quanto più possibile con luce naturale. Dunkirk promette di essere un’opera monumentale, di forte impatto visivo e di contenuti, data la costante riflessione sulla condizione umana presente nei film del regista e che neppure stavolta verrà trascurata. Nessun nuovo trailer, ma tante featurette per esplorare la realizzazione di quello che ha tutto per essere l’ennesimo successo.

Bright

Will Smith sbarca su Netflix (22 dicembre) e lo fa con un film originale firmato David Ayer, che già aveva diretto l’attore in Suicide SquadBrightracconta di un’era in cui umani, orchi ed elfi cercano di vivere in pace. L’equilibrio viene minacciato quando salta fuori una bacchetta magica in grado di esaudire i desideri di chiunque. Strano mix di generi quello di Bright, con Ayer che, dopo quanto già in parte fatto con Suicide Squad, torna a divertirsi contaminando il suo stile urbano con il fantasy. Onestamente, mi sembra uno young adult in stile Shadowhunters che aumenta i miei dubbi sull’andazzo della carriera di Big Will (che comunque non riuscirà mai a starmi antipatico).

Ah, in tutto questo, è uscito pure il trailer del trecentesimo capitolo di Saw, Jigsaw: mi risparmio dal commentarlo, data la scarsa opinione che ho della saga dal secondo film. Ma per dovere di cronaca, eccovi un po’ di urla a caso.