
Jurassic World 2: basta omaggi, please
05/02/2018Anche quest’anno il Super Bowl è stato una ricchissima vetrina per i film e le serie tv più forti in arrivo. Due parole sul trailer di Jurassic World 2: il regno distrutto: anche no.
Non so se sia voluto o meno, ma quanto mostrato nel video ribadisce come la saga ormai viva perennemente nel ricordo di Jurassic Park. Possibile che siamo ancora qui a vedere l’artiglio del Raptor che picchietta per terra o il Rex che salva i protagonisti eliminando il lucertolone che sta per divorarli? Non c’è proprio altro da offrire alle generazioni, di ieri e oggi?
Jurassic Nostalgia
Jurassic World era quasi obbligato a rispettare un certo mood nostalgico: il nuovo parco riapriva sulle ceneri del primo e il film cercava di essere un mix tra vecchio e nuovo. Il sequel, però, dovrebbe staccarsi dal passato per percorrere la sua strada. E invece mi sembra che non si sia mosso di un passo.
Lo dico da fan che è cresciuto con il franchise e che ringrazierà sempre Spielberg per aver riportato in vita gli animali più affascinanti della storia. Qui, però, c’è una “Dino Crisis” profonda che riaccende il dibattito sulla scarsa originalità di questi reboot dai budget giganteschi.
Pensiamoci un attimo: non c’è immagine che non dica “hey, ti ricordi di quando…?”. E infatti avremo ancora a che fare con una spedizione di salvataggio durante la quale Chris Pratt e soci affronteranno l’ennesima specie ibrida creata in laboratorio. Bambini? Presenti. Senso di meraviglia di fronte ai brontosauri? Ce l’abbiamo.
Dalla parte del “nuovo”, ossia di introdotto nel capitolo precedente, rivedremo Blu, il primo e unico raptor/animale domestico mai esistito… Rimpiango gli anni in cui erano la specie più temuta da chiunque.
Gli omaggi dovrebbero essere piccoli tributi, citazioni, o coordinate d’orientamento da cui poi sviluppare qualcosa di nuovo. Di Jurassic World 2 sembrano invece la spina dorsale.
La speranza è che il vintage sia solo un effetto voluto dal montaggio del trailer.
P.S.: sul podio dei “Big Game Spot” metto il teaser di Solo: A Star Wars Story, che mi ha inaspettatamente intrigato pur non essendo un malato del franchise, Mission Impossible – Fallout, perché per Tom Cruise non ci saranno mai limiti, e i 30 secondi di Un posto tranquillo (A Quiet Place), il thriller/horror con John Krasinski ed Emily Blunt. Discreta ansia.