Coronavirus, cinema riaperti dal 15 giugno. Ma come? E con quali film in sala?

Coronavirus, cinema riaperti dal 15 giugno. Ma come? E con quali film in sala?

17/05/2020 0 Di AndreMovie

Il 15 giugno i cinema italiani riapriranno al pubblico. L’ha confermato il premier Conte con la conferenza stampa del 16 maggio, in cui ha presentato il nuovo programma della Fase 2 nella lotta contro il Coronavirus, attivo dal 18 maggio. Insieme ai cinema, porte aperte anche per i teatri, nella speranza di ridare ossigeno a due settori importanti dell’industria d’intrattenimento, in attesa di conoscere il destino degli stadi e delle grandi arene.

Ok, questa era l’intro istituzionale, ora comincio a parlare a briglie sciolte. Sono il primo a essere felice per la riapertura dei cinema e già mi vedo il 15 giugno prossimo davanti alle Giraffe di Paderno Dugnano o al Notorious Cinema di Sesto San Giovanni o ancora all’Arcadia di Melzo. Ma le grandi domande restano…

Cinema e Coronavirus: come cambia la sala

L’industria cinematografica (e non solo ovviamente) aveva bisogno di una data di ripartenza, ma pensare che solo fino a 14 giorni fa la riapertura dei cinema pareva ancora un miraggio, rende un minimo sorprendente che fra poco più di un mese potremo tornare a immergerci nel buio della sala. Di coordinate precise ancora non ce ne sono, né per il pubblico né per gli addetti ai lavori.

Quali e quanti cinema saranno in grado di riaprire? Solo le grandi catene di multisala o anche i circuiti più piccoli, indipendenti/d’essai? E quali titoli avremo in calendario?

Comincio dalla sala: è chiaro che l’esperienza sarà lontana dalla normalità. Ogni fase sarà monitorata, dall’acquisto dei biglietti, alla regolamentazione dei flussi in entrata e uscita, al controllo degli spazi dedicati. Il distanziamento resta una prerogativa di sicurezza e dunque è facile immaginarsi lo scenario già ampiamente descritto: ingressi scaglionati, posti vuoti per rispettare il metro di spazio gli uni dagli altri e file non occupate. Barriere di plexiglass? Forse, ma dipende anche dalle possibilità di riorganizzazione degli esercenti, poiché non tutti hanno le risorse necessarie per ristrutturare i propri spazi.

Anche il singolo spettatore giocherà un ruolo chiave. Al di là della voglia di tornare in sala, quanto incideranno sull’affluenza (già limitata) le ristrettezze dei protocolli e il timore di ritrovarsi in uno spazio condiviso diverso dal supermercato?

Di mio, è triste una sala sempre semi-vuota. Vero che i sold out non sono all’ordine del giorno in una stagione cinematografica, ma – sensazione personale – niente mi pare più fedele al principio di condivisione che regola la visione di un film come una sala piena, in cui è possibile confrontare le proprie reazioni con quelle degli altri, anche solo con uno sguardo.

Meglio essere consapevoli sin da oggi del ridimensionamento che sarà, senza dimenticare Moviement Village, il progetto di tutta la filiera cinematografica e del MiBACT legato all’apertura di cinema all’aperto su tutto il territorio nazionale. Si parlava di un lancio a partire da luglio, con un programma di titoli selezionati fra quelli della stagione 2019/2020, oltre a film inediti per il grande schermo, contenuti alternativi e i film candidati e premiati agli ultimi David di Donatello.

Funzioneranno questi moderni Drive In? Forse sì, forse no, ma unire questa iniziativa alla riapertura delle sale, seppur graduale, è un buon segnale di ripartenza, nonché un’ideale boccata d’ossigeno di cui l’intera filiera ha disperatamente bisogno.

Cinema e Coronavirus: quali film in sala da giugno?

Altro grande punto interrogativo. L’emergenza Coronavirus, come noto, ha rivoluzionato il calendario cinematografico globale. Produzioni stoppate, film in uscita rinviati a date da destinarsi o lanciati direttamente on demand, da Tornare a vincere con Ben Affleck a Favolacce, l’appaluditissimo film dei fratelli D’Innocenzo, passando per l’horror L’uomo invisibile e Bombshell col trio Theron-Kidman-Robbie. Cos’è rimasto, a oggi, in calendario per l’estate?

Briciole, ma di grande hype. Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan la cui uscita al momento è fissata al 17 luglio, e Mulan, il remake live action Disney atteso per il 24 luglio. Date confermate? Sembrerebbe, un MA è comunque d’obbligo.

Resta poi Wonder Woman 1984: nelle sale italiane sarebbe dovuto uscire il 4 giugno, poi Warner Bros. ha riprogrammato la release negli Stati Uniti al 14 agosto, posticipo che ha messo in stand by la nuova data d’uscita italiana. La situazione COVID19 in America continua a essere grave e questo complica ulteriormente un approdo estivo nei cinema per il cinecomic con Gal Gadot. Più probabile una finestra autunnale, prima (o dopo) No Time to Die, il nuovo capitolo della saga di James Bond atteso per novembre.

Gal Gadot in Wonder Woman 1984: quando vedremo il film al cinema?

Tra i titoli a suo tempo rimandati anche Si vive una volta sola, la nuova commedia di Carlo Verdone, il sequel di A Quiet Place e New Mutants, nel limbo da mesi e ora con l’ennesima nuova data d’uscita americana programmata per il 28 agosto.

Fare previsioni ora è comunque prematuro: troppe le incertezze ancora in circolo. Nei prossimi giorni, si spera, il disegno dovrebbe assumere contorni più nitidi e con essi anche il calendario dei titoli. Mi faccio però almeno altre due domande: con le misure restrittive in merito alla capienza delle sale, alle major conviene davvero lanciare in estate i loro blockbuster? Saranno uscite sostenibili o si riparlerà di distribuzione ibrida (sala + piattaforme SVOD) per compensare il deficit di ricavi al cinema?

Comunque sia, e in qualunque modo… al cinema si tornerà. Ed è una bella cosa a cui aggrapparsi.