
The Undoing, gli oscuri segreti di Nicole Kidman e Hugh Grant
12/01/2021Il matrimonio perfetto non esiste, neppure se è tenuto in piedi da una coppia di genitori che di nome fanno Nicole Kidman e Hugh Grant. Belli, carismatici, di successo… Eppure i segreti, le bugie e gli inganni sono lì nascosti, pronti a chiedere il conto della loro esistenza nell’ombra. The Undoing, in fondo, racconta questo: è uno sguardo a una relazione solo in apparenza invidiabile che poco a poco si scopre più fragile del cristallo.
Certo, c’è di mezzo anche un omicidio, non proprio una robetta da nulla. Ma le dinamiche mystery, le indagini, i sospetti, sono giusto uno strumento per indagare cosa si nasconde sotto il tappeto di un legame familiare.
Sin dal primo episodio, la serie ci dà tutte le coordinate per orientarci nel viaggio: la vita tranquilla di Nicole (una psicologa) e Hugh (uno stimato pediatra), sposati e con un figlio adolescente, viene sconvolta dalla comparsa di una giovane mamma (la nostra Matilda De Angelis), che purtroppo viene uccisa a martellate in testa. Facile, in realtà, intuire la dinamica che collega il trio – anche perché non ci mette molto a venire a galla – ma è qui che inizia il giochino della serie, che si diverte a rovesciare le nostre aspettative.
Ogni episodio, infatti, ha il preciso scopo di gettare sempre più fumo negli occhi, annebbiando la verità più scontata. La domanda che sembra farci la serie è: “Siete proprio sicuri di aver già capito tutto?”. Ed è questo il principale punto di forza di The Undoing, la sua ambiguità. Un momento ti porta verso una direzione e l’attimo dopo ti dirotta verso altri territori. Tutti plausibili, per altro, e quindi l’incertezza sul colpevole è concreta.
Il filo è sempre teso perché non c’è personaggio che non abbia qualcosa da nascondere e il processo mediatico che inghiotte i protagonisti non fa altro che amplificare le sensazioni contrastanti. La coppia protagonista, poi, tiene tutto sulle spalle: Grant è bravissimo a unire un “lato oscuro” insospettabile e inquietante al fascino guascone che l’ha sempre contraddistinto, e la Kidman si destreggia fra le emozioni di una donna razionale, analitica, abituata ad avere il controllo e ora costretta ad affrontare una situazione che continua a sfuggirle.

Da produzione HBO, qualità di regia e scrittura sono alti e ricordano alcune delle tematiche cardine di Gone Girl – L’amore bugiardo, quali un uomo sul banco degli imputati che nonostante l’evidenza si professa innocente e – soprattutto – le tante facce di un matrimonio.
Certo, il film di David Fincher era un’anatomia che svelava gli strati più cinici e falsi della vita coniugale e The Undoing non si spinge a quel (macabro) livello di profondità. Piuttosto prosegue sul filo conduttore di Big Little Lies (altro show HBO dagli stessi produttori e con la Kidman protagonista) e convince nella sua distruzione della perfezione, gettando lo sguardo sulla violenza (psicologica e fisica) contro le due figure femminili centrali.
Se, dunque, lo scopo dello show era intrattenere con una ricerca della verità via via più equivoca, allora ci siamo. Peeerò, il punto di forza si trasforma anche nel maggiore limite, perché a lungo andare il continuo depistaggio sembra giusto un allungamento del brodo, per giunta verso un finale sin troppo sopra le righe e frenetico rispetto al ritmo generale della serie.
Una stonatura che si sarebbe potuta evitare, forse, con il coraggio di imboccare uno dei tanti “finali alternativi” proposti lungo la strada, e parlo di una svolta precisa, che si presenta verso la fine (indovinato? Concordiamo?). A mia percezione, si fosse andato fino in fondo con quel twist, l’impatto sarebbe stato molto più disturbante.